Kabul; Afghanistan
Ambasciata Americana
- Sei sicura di volerlo fare?
Lucas Black osserva la donna di fronte a lui, scrutandone il viso illuminato dalla luce del mattino che filtra attraverso i vetri del palazzo ospitante l'ambasciata americana a Kabul. Sfiora il metro e ottanta e ha l'ardire di sfidarlo con gli occhi, rivolgendogli uno di quei sorrisi affilati con cui è stata capace di irretirlo.
- Hai dei ripensamenti, Black?
Il sopracciglio sinistro inarcato e le braccia conserte al petto chiedono una risposta, e una soltanto.
Non è impegnativa, la verità che gli esce dalla bocca.
- No.
- Bene, perché nemmeno io ne ho.
Isabella Duncan gli si avvicina, osando sfiorargli la guancia ruvida con le nocche dopo un rapido esame tattico del corridoio oltre la porta aperta. Il decoro è parte necessaria del loro lavoro, e i regolamenti causa di quello che accadrà di lì a breve. Dopo 3 anni di team nelle SF e quasi 2 di clandestinità, il matrimonio cambierà ogni cosa.
Le sorride, chiudendo dietro i denti un grumo di emozioni che nemmeno riesce ad ingoiare. Muove un mezzo passo in avanti, ruotando il capo così da poter sfiorare con le labbra le dita della donna.
- E' confortante. Non sarebbe stato carino presentarmi da solo davanti al Colonnello.
- Io accetto di sposarti e tu lo trovi solo confortante? Non è un grande inizio.
- Oh, you know what I meant!
Isabella sorride, sottile e affilata come una lama tra le più pericolose. Qualunque cosa le passi negli occhi, si tratta di pensieri affidati al silenzio; forse promesse complici di un futuro mai noioso.
- Il nostro cambio sarà qui a minuti. Il volo per Fort Bragg parte tra un'ora.
Le ricorda, esalando un sospiro più lungo dei precedenti. La guarda negli occhi abbastanza a lungo perché lei possa comprendere, senza chiedere.
- Lo so. E' il nostro ultimo rientro insieme.
- Cambierà tutto.
- Saremo sposati.
- Ci vedremo meno di prima.
- Ma sarà un sesso fantastico.
Lucas la guarda e scrolla la testa, arrendendosi ad un sorriso.
2021 - Fort Bragg
Carolina del Nord
Fuori, il sole tramonta ed scompare lentamente all'orizzonte, amara e struggente metafora di un matrimonio ormai spento.
Il soggiorno della villetta loro assegnata dall'esercito a Fort Bragg è invaso da un silenzio carico di tensione. Lucas Black osserva sua moglie e contina a trovarla meravigliosamente bella, nonostante tutto. Questa consapevolezza lo ferisce in modi che non riuscirebbe a descrivere ed acuisce la rabbia per quanto è accaduto. Isabella è in divisa, con i capelli -ora castani- legati in una coda tirata sulla nuca e un'espressione indecifrabile dipinta sul viso. In piedi, a pochi passi l'uno dall'altra, si fronteggiano come avversari e senza più traccia dell'antica complicità.
Non ci sono nemmeno piatti che volano -ormai il servizio è andato- o insulti. E' tutto quieto, fin troppo. Come i titoli di coda di un film senza lieto fine.
- Non possiamo più andare avanti così.
- Continui a ripeterlo, e non so cosa intendi.
- Non parli mai. Tu non mi parli più. Non ci parliamo più!
Isabella lo accusa, ma c'è altro nascosto tra le pieghe di quelle labbra tese e nel fondo verde del suo sguardo. Una lama tagliente che -non per la prima volta nell'ultimo periodo- è ora rivolta verso di lui.
- What the hell. Ancora con questa storia? Non posso parlarti delle mie missioni, lo sai!
- Già, le tue missioni. Non ci sei mai. Sei sempre da qualche parte a rischiare la vita e quando torni non riesci nemmeno a parlare di quello che ti tiene sveglio la notte.
- Non posso! E tu lo sai. Come sai che ti amo e che sarebbe stata dur...
- Sono stanca di aspettarti.
- Wh...cosa intendi dire?
- Che voglio il divorzio.
- Stai scherzando? Se è uno scherzo è di pessimo gusto.
Ma la luce negli occhi verdi di sua moglie gli procura un brivido gelido lungo la schiena, insieme allo shock nel comprendere la verità.
Lei sembra stanca, ma ogni fibra del suo corpo sprigiona rabbia, verso di lui e un oceano di promesse infrante.
Lucas alza la mano destra, fa un mezzo passo in avanti e tenta di ricolmare quella crepa insinuatasi tra loro senza che quasi se ne rendesse conto.
- Belle, possiamo trovare una soluzione, insieme.
Isabella si passa una mano sul viso, sospirando tra le dita allargate. Abbassa lo sguardo solo un istante, ma quando riprende a parlare cerca gli occhi di Lucas con una determinazione feroce, e un gelido distacco nella voce.
- Non ci sono soluzioni. Ti ho tradito, Lucas.
La sorpresa toglie il fiato, quanto un pugno allo stomaco. Sgrana gli occhi e la guarda, attonito.
- Cos...?
- Non ti è chiaro? Sono stata a letto con un altro. E voglio il divorzio.